Il Virus della Malattia Aleutina (ADV) è un parvovirus che colpisce visoni, furetti e puzzole.
Scoperto nel 1946, è un virus diverso da quello della parvovirosi canina e felina, tuttavia l’esito della malattia è analogo: è una sindrome di deperimento, cioè causa una velocissima e drastica perdita di peso.
A tutt’oggi è incurabile e porta a morte l’animale.
La malattia deve il suo nome al fatto che i visoni col mantello aleutino (grigio-blu) sono particolarmente sensibili.
Tre sono i ceppi virali che possono infettare il furetto, modificati rispetto a quelli del visone.
Ciascuna delle due specie può essere infettata anche da ceppi dell’altra specie ma con una patogenicità molto attenuata.
A seguito dell’infezione, l’organismo sviluppa una robusta risposta immunitaria: tuttavia gli anticorpi non sono neutralizzanti e anzi, i complessi formati da virus e anticorpi precipitano nei tessuti causando un forte processo infiammatorio con necrosi tissutale disseminata, responsabile della malattia e che porta alla degenerazione di reni, milza e fegato. Si tratta pertanto di una malattia su base immunitaria: inizia infatti quando i complessi virus-anticorpo si depositano nei vasi sanguigni dei vari tessuti richiamando cellule infiammatorie, che a loro volta producono sostanze per richiamare altre cellule immunitarie e infiammatorie, amplificando il processo, che diventa cronico, ed estendendo il danno.
SINTOMI E TRASMISSIONE
I sintomi includono deperimento, perdita di peso e tono muscolare, diarrea, arresto della crescita, debolezza, paralisi dovuta a danni al midollo spinale, letargia, feci catramose, tremori, anemia, anoressia.
Il virus causa anche immunodeficienza, cioè il sistema immunitario non è più in grado di rispondere ad altre infezioni e l’animale diventa particolarmente suscettibile a gravi e ripetute malattie infettive che peggiorano il quadro. Il virus è trasmesso attraverso feci, urine, saliva, sangue e anche dalla madre alla sua prole durante la gravidanza per passaggio attraverso la placenta.
e' un virus resistente
Trattandosi di un virus estremamente resistente nell’ambiente esterno (fino a 6 mesi a temperatura ambiente), può persistere in forma infettante su superfici e oggetti contaminati dalle secrezioni di un animale infetto per periodi di tempo anche molto lunghi e questi oggetti possono essere veicolo di infezione. Alcuni animali possono essere portatori asintomatici o paucisintomatici del virus: sono cioè infettati ma non mostrano sintomi o solo sintomi blandi che possono sfuggire, tuttavia eliminano il virus con varie secrezioni (feci, urina, saliva, sangue).
Questi animali rappresentano un grosso pericolo perché possono trasmettere l’infezione anche per periodi prolungati, sia direttamente, sia contaminando mani e vestiti dei loro proprietari che diffondono a loro volta l’infezione ad altri animali con cui vengono in contatto. Tuttavia quale sia la percentuale di animali portatori asintomatici e per quanto tempo possano trasmettere l’infezione non è ancora noto. Non esiste al momento nessun vaccino e nessun farmaco antivirale, ma solo terapie di supporto (antinfiammatori, farmaci antidiarrea ecc). L’unica forma di prevenzione è quindi l’isolamento degli animali infetti.
esistono diversi test per la diagnosi
Esistono diversi test per diagnosticare l’infezione.
Una volta accertato che un animale è positivo, deve essere isolato dagli altri, e seguito dal veterinario per le opportune terapie sintomatiche; inoltre, è indispensabile disinfettarsi le mani con disinfettanti virucidi da usare anche su abiti, scarpe, pavimenti, coperte e giochi dei furetti e ogni altro oggetto che può venire in contatto con l’animale infetto (cassette della lettiera, ciotole, beverini).
La diffusione di questa malattia è, per lo meno in Italia, molto limitata tra i furetti.
Si tratta di una infezione molto più comune tra i visoni.
Tuttavia, il crescente utilizzo di quest’ultimo come animale da compagnia, spesso in coabitazione con furetti, lascia supporre che l’infezione nei prossimi anni aumenterà la sua diffusione anche tra i furetti.
Per quanto detto sopra, cioè che i ceppi virali del visone sono meno patogeni per il furetto, non è da escludere che l’infezione trasmessa dai visoni ai furetti sia con più alta probabilità paucisintomatica e quindi ancora più subdola.
IMPORTANTE
Per la sicurezza dei nostri furetti E’ PERTANTO ESTREMAMENTE IMPORTANTE CHE TUTTI I PROPRIETARI DI FURETTI CHE HANNO ANCHE VISONI, SOTTOPONGANO TUTTI I LORO ANIMALI AL TEST PER L’ADV.
Questo a tutela dei visoni ma anche dei furetti, di tutti, cioè di chi ha visoni ma anche di chi non ce li ha: è un concetto epidemiologico molto semplice, quasi banale, ma interrompere la catena di trasmissione all’inizio dell’epidemia è molto più semplice che quando si è nel pieno dell’epidemia stessa. Se lasciamo che il virus inizi a diffondersi tra i furetti, sarà molto più difficile contenere l’infezione.
Claudio Cermelli
Docente in Virologia Università di Modena e Reggio Emilia
Socio Furettomania Onlus
Articolo anno 2013