Buonasera,
vi scrivo per raccontare la storia di come ho conosciuto e, purtroppo perso, il mio amatissimo furetto Loki.
È successo tre giorni fa e sono ancora molto scossa, ma vorrei pubblicare la mia storia perché potrebbe aiutare altri furettomani e metterli in guardia da cure di veterinari poco pratici.
Tutto è iniziato nel 2015 quando, dopo due anni dalla scomparsa del mio primo furetto Woody, mi sono decisa a cercare un nuovo amico.
A quel tempo non conoscevo Furettomania, o avrei optato per l'adozione, e ho contattato un privato di Pisa che aveva messo l'annuncio di una cucciolata.
Una volta arrivata là sono stata travolta dall'allegria e dal potpot di quella famiglia a quattro zampe e non è stato facile scegliere.
Alla fine mi sono decisa... sembrava più calmo degli altri ma già sapevo che mi avrebbe fregata con la sua apparente tranquillità e quindi ho scelto un nome
adatto:
Loki, dio dell'astuzia e degli inganni ma anche della distruzione.
Non è stato facile renderlo docile all'inizio.
Aveva tre mesi, era pieno di energie e abituato a giocare con i suoi fratelli, quindi ho dovuto fare un percorso mirato per abituarlo a servirsi meno dell' irruenza
e, soprattutto, dei dentini appuntiti!
Qualche mese dopo eravamo inseparabili. Ho sempre cercato di passare la maggior parte del mio tempo libero con lui, facendolo giocare, coccolandolo (non era facile
farlo stare fermo!), conoscendolo sempre meglio.
Un paio di anni fa mi sono trasferita in una nuova casa e si è subito ambientato.
La nostra storia in realtà è stata felice fino a qualche giorno fa.
Io lo amavo con tutta me stessa e lui mi ricambiava, ricoprendomi di baci.
Crescendo si era calmato molto e aveva iniziato a voler stare sempre in braccio, a cercarmi continuamente, a mordicchiarmi per essere sempre considerato.
Cinque giorni fa poi è successa una cosa strana. Quando gli ho mostrato il cibo non è uscito dalla gabbia, un comportamento assolutamente singolare per lui.
Quando l'ha fatto non riusciva a stare in piedi, gli cedevano le zampe posteriori, restava sdraiato a terra e non voleva mangiare.
Mi sono spaventata da morire, ho provato a farlo riprendere e alla fine ci sono riuscita. Si è rimesso in piedi, ha mangiato e bevuto, ha giocato con me ed è stato
bene anche il giorno successivo.
La mattina dopo il suo comportamento era normale. Ha mangiato, ha fatto un pisolino accanto a me e poi ho dovuto metterlo in gabbia per andare a lavoro.
Quando sono tornata, circa tre ore dopo, sono andata ad aprirgli ed era di nuovo in quello stato.
Questa volta però niente di quello che facessi funzionava.
Da lì è stato l'inferno.
Chiamavo ogni clinica o veterinario conosciuto della mia città e nessuno mi aiutava.
Quando pronunciavo la parola "Furetto" tutti mi ripetevano la stessa cosa "mi dispiace ma non li trattiamo".
Loki continuava a restare a terra e cadeva ogni volta che provava ad alzarsi.
Io, stupidamente, ho pensato che si trattasse di un colpo di calore, vista la temperatura esterna, e ho provato a bagnarlo con acqua tiepida sulle zampe e sulla
coda.
Ho scoperto poi, parlando con un veterinario di Pisa al telefono che, probabilmente, si trattava di insulinoma.
Ho capito subito che la situazione era molto grave.
Non mi sono mai sentita più inutile e disperata.
Una volta contattata una clinica che tratta animali esotici in una città abbastanza vicina alla mia, mi sono precipitata là ma non c'è stato nulla da fare.
Gli hanno fatto gli esami del sangue, la radiografia e infine un'ecografia e anche loro hanno asserito che si trattava di insulinoma. Aveva una massa importante e
potevano solo provare a reintegrare i liquidi con la flebo e tentare di salvarlo con qualche terapia.
L'ho lasciato in degenza presso di loro ma poche ore dopo mi hanno chiamata dicendomi che non ce l'aveva fatta.
La mia vita si è stravolta.
Mi manca tutto di lui.
Ho deciso di scrivere questa storia, anche se soffro nel farlo, perché il veterinario mi ha detto che questa è una malattia frequente nel furetto ma che è stata
sicuramente scatenata dalla sterilizzazione chirurgica che il mio veterinario "di fiducia" gli aveva fatto a sei mesi.
Io mi sono fidata, pensando che sapesse fare il suo lavoro, ma evidentemente non sapeva dei rischi che comporta questo tipo di sterilizzazione e che da anni si
consiglia quella chimica.
Spero che nessuno di voi passi mai delle ore terribili come quelle che ho passato io.
Loki avrebbe compiuto sei anni il 7 Giugno ma non ce l'ha fatta.
Il mio cuore è in mille pezzi ma la vita purtroppo è fatta anche di dolore.
Non tornerei indietro per niente al mondo. L'amore che mi ha dato non potrà mai darmelo un essere umano.
Micol